Auto, dazi usa più leggeri per il messico: “scenderanno dal 25% al 15%”. Ma lo sconto è parziale

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MILANO – Dazi meno amari per le AUTO MESSICANE. La notizia arriva dal ministro dell’Economia del Messico, MARCEL EBRARD, che annuncia che la tariffa doganale per l'esportazione negli


Stati Uniti sarà d'ora in poi del 15% e non più del 25%. “Un grande vantaggio rispetto agli altri paesi che esportano negli Stati Uniti”, ha affermato davanti ai giornalisti. VIA AI


DAZI AUTO AL 25%, TRUMP SALVA IL MESSICO. E ANCHE NIKE E ADIDAS CHIEDONO UN’ESENZIONE di Massimo Basile 03 Maggio 2025 IL CASO DI MESSICO E CANADA Il 26 marzo, anticipando il giorno della


liberazione, il governo Usa ha annunciato che avrebbe imposto una tariffa del 25% su tutte le auto non prodotte nel Paese. La misura è entrata in vigore all'inizio del mese e già da


allora la Casa Bianca aveva valutato un’esenzione per il vicino Messico alla luce del fatto che i componenti delle auto, nella fase di costruzione, passano più volte il confine. Come ha


precisato Ebrard, le case automobilistiche di MESSICO e CANADA, che fanno parte di un accordo di libero scambio nordamericano con gli Stati Uniti, possono richiedere sconti preferenziali.


SCONTO SOLO PARZIALE Lo sconto di Trump NON È TOTALE. Secondo quanto previsto dall’accordo di libero scambio con Stati Uniti e Canada, gli importatori possono ridurre la tariffa certificando


quanto di ogni veicolo è realizzato con componenti statunitensi. Se approvata dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, la tariffa del 25% si applicherà SOLO ALLA PARTE NON


STATUNITENSE DEL VEICOLO, anziché al suo intero valore. La procedura richiede una certificazione da parte dei funzionari dell'azienda che richiede la riduzione tariffaria ed è valida


per sei mesi. Se le dogane statunitensi scoprono che le aziende hanno dichiarato in eccesso il contenuto statunitense delle auto, possono applicare retroattivamente l'intera tariffa del


25%. Il Messico è un IMPORTANTE ASSEMBLATORE ED ESPORTATORE DI AUTOMOBILI negli Stati Uniti. Dopo l’imposizione dei dazi, l'amministrazione Trump ha dovuto affrontare le pressioni dei


costruttori di automobili per attenuare il colpo delle sue tasse sulle importazioni ad ampio raggio.