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Roma, 31 mag. (Adnkronos Salute) - Speranza contro il tumore gastrico Her2 positivo metastatico o non resecabile grazie ad un anticorpo monoclonale coniugato con un farmaco chemioterapico.


La buona notizia arriva dalle conclusioni dello studio di Fase 3 'Destiny-Gastric04' che evidenziano "come trastuzumab deruxtecan ha dimostrato un miglioramento


statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza globale (Os) rispetto a ramucirumab più paclitaxel nei pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione


gastroesofagea (Gej), HER2 positivo non resecabile e/o metastatico". I risultati verranno illustrati oggi in una presentazione orale all’edizione del 2025 del Congresso dell’American


Society of Clinical Oncology (Asco) e saranno pubblicati contemporaneamente nel 'The New England Journal of Medicine'. "Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale


farmaco-coniugato (Adc) DXd specifico per il recettore Her2. Nell’analisi primaria di sopravvivenza globale, trastuzumab deruxtecan ha ridotto il rischio di morte del 30% rispetto a


ramucirumab più paclitaxel. La sopravvivenza globale mediana è risultata di 14,7 mesi con trastuzumab deruxtecan rispetto a 11,4 mesi con ramucirumab più paclitaxel", precisa la nota.


Nell’analisi dell'obiettivo secondario di sopravvivenza libera da progressione (Pfs), "trastuzumab deruxtecan ha dimostrato una riduzione del 26% del rischio di progressione di


malattia o di morte senza progressione rispetto a ramucirumab più paclitaxel, secondo la valutazione dello sperimentatore. La Pfs mediana è stata di 6,7 mesi con trastuzumab deruxtecan


rispetto a 5,6 mesi con ramucirumab più paclitaxel. Nei pazienti trattati con trastuzumab deruxtecan è stato osservato un tasso di risposta obiettiva (Orr) confermato del 44,3%, con sette


risposte complete (Cr) e 97 risposte parziali (Pr), rispetto a un Orr del 29,1% con tre risposte complete e 66 risposte parziali nel braccio con ramucirumab più paclitaxel. La durata della


risposta (Dor) mediana è risultata di 7,4 mesi nel braccio con trastuzumab deruxtecan e di 5,3 mesi nel braccio con ramucirumab più paclitaxel. Il tasso di controllo di malattia (DCR) è


stato del 91,9% con trastuzumab deruxtecan rispetto al 75,9% con ramucirumab più paclitaxel". “Meno del 20% dei casi di tumore dello stomaco è individuato in fase iniziale – spiega Sara


Lonardi, Direttore Oncologia 1 all’Istituto Oncologico Veneto Irccs di Padova - e i pazienti con diagnosi di tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea metastatico presentano una


sopravvivenza a 5 anni ancora modesta. Il recettore Her-2 è il target molecolare più studiato ed è espresso in circa il 15% delle neoplasie gastriche. Oltre la metà dei pazienti con


carcinoma gastrico Her2-positivo non operabile in progressione dopo una prima linea di trattamento con chemioterapia più trastuzumab (farmaco anti-Her2) e, ove indicato, pembrolizumab, è


eleggibile ad una terapia di seconda linea. Tuttavia, in questo setting le loro condizioni cliniche sono spesso molto complesse e le possibilità di cura erano molto limitate, fino


all’approvazione di trastuzumab deruxtecan, che ha già dimostrato di poter cambiare l’algoritmo terapeutico ed aumentare la sopravvivenza dei nostri pazienti. È un anticorpo-farmaco


coniugato che combina un anticorpo monoclonale, trastuzumab, con un farmaco chemioterapico, deruxtecan”. “In due studi di fase 2, 'Destiny-Gastric01' e


'Destiny-Gastric02', trastuzumab deruxtecan è risultato associato a una sopravvivenza globale mediana superiore a 12 mesi, un risultato che ha portato all’approvazione da parte di


Ema e alla rimborsabilità da parte di Aifa - afferma Filippo Pietrantonio, Responsabile dell’Unità di Oncologia Gastrointestinale alla Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di


Milano e senior author della pubblicazione sul 'Nejm' -. Nello studio di fase 3 Destiny-Gastric04, presentato a Chicago, l’anticorpo monoclonale farmaco-coniugato ha evidenziato


una netta superiorità nella sopravvivenza globale e nella tollerabilità rispetto all’antiangiogenico ramucirumab in combinazione con la chemioterapia, con riduzione del rischio di morte del


30%. Questi risultati confermano il valore di trastuzumab deruxtecan quale farmaco di scelta di seconda linea per quel 15% di pazienti con carcinoma gastrico che presentano una


iperespressione di HER2. È infatti un’opzione già raccomandata in questo setting dalle linee guida internazionali, ma dopo questo studio diventa chiaramente l’opzione di prima scelta. È


importante sottoporre tutti i pazienti con carcinoma gastrico avanzato al test diagnostico per valutare l’espressione di HER2 dall’inizio del percorso di cura, con la consapevolezza che


questa determinazione è fondamentale non solo per la prima linea di terapia, ma anche per quella successiva”. “Nel 2024 in Italia, sono stati stimati circa 14.100 nuovi casi di carcinoma


gastrico – sottolinea Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) -. L’innovazione sta portando importanti risultati anche in una patologia difficile


da trattare, come il tumore dello stomaco in stadio avanzato. I carcinomi gastrici originano nella maggior parte dei casi dalla mucosa ghiandolare e sono per lo più adenocarcinomi, mentre


altri istotipi tumorali sono rari. L’adenocarcinoma, crescendo, coinvolge dapprima i linfonodi loco-regionali adiacenti lo stomaco e, più tardivamente, può invadere organi vicini come il


pancreas, il colon, la milza ed il fegato. Attraverso il sangue può poi metastatizzare in organi distanti, come polmone e fegato, oppure, con meccanismi diversi, si può estendere al


peritoneo, una delle sedi più frequenti e spesso causa di inoperabilità della malattia. I sintomi iniziali sono aspecifici e spesso somigliano a quelli dell’ulcera gastroduodenale. I


principali fattori di rischio sono rappresentati dall’infezione da Helicobacter Pylori, agente patogeno che induce una gastrite cronica, dall’eccessivo consumo di carni rosse, cibi salati ed


affumicati o conservati, dalla dieta povera di frutta e verdura e dal fumo di sigaretta. Da qui l’importanza di seguire stili di vita sani per prevenire lo sviluppo della malattia”. Il


profilo di sicurezza di trastuzumab deruxtecan nello studio 'Destiny-Gastric04' è risultato coerente con i precedenti studi clinici sul tumore gastrico e non sono stati


identificati nuovi segnali di sicurezza.